La poesia come grido di libertà Al suo esordio da Poeta, il grande illustratore e autore curdo di libri per ragazzi, propone 17 componimenti carichi di amore, paure, guerra e libertà. Dure e lievi le poesie di Fuad Aziz, come le sue pennellate, come i suoi colori. Come la sua terra. Cammina insieme a me, attraversiamo le strade, le città, le guerre e la tristezza. Alla fine troveremo la luce.
E’ la storia di un profugo senza nazionalità, forse un clandestino per ragioni politiche, civili o ideologiche, poco importa. Un ragazzo qualunque che parte dalla propria terra, in Africa, per raggiungere l’Italia e avere un futuro. Una storia umana come tante che oggi accadono ogni giorno intorno a noi. Ismail, che fugge dalla guerra, dalla fame… è la raffigurazione di un mondo che rifiuta e che calpesta il diverso; egli rappresenta il viaggio, anzi è egli stesso il viaggio verso una meta che sa di “normalità”. Durante il suo lungo e difficile itinerario, come un novello Dante che attraversa l’Inferno per raggiungere il suo Paradiso, incontrerà gente di ogni razza, personaggi misteriosi, quasi fantastici, strane situazioni, incredibili rivelazioni, che lo porteranno a toccare con mano la bontà e la malvagità del mondo. La sua Beatrice, una donna misteriosa che come lui ha “il potere” della mano che “vede”, lo aiuta a non perdere la via, a guardarsi dai “tagliatori di mano” fino a guardare al suo passato e a ricercare la sua Patria, “là dove è il suo bene”. Un racconto destinato a lettori di ogni età, in cui ogni frase travalica la pagina su cui è scritta per stamparsi indelebilmente nella coscienza di chi legge.