Euno edizioni nasce nel 2010 su iniziativa di Emilio Barbera, il quale, venutosi a trovare senza lavoro a causa della chiusura di Città Aperta Edizioni, dopo 17 anni di lavoro, si trova davanti a tre alternative:
- a) fare le valigie e cercare un lavoro diverso da qualche altra parte;
- b) ingrossare le fila di coloro che restano in attesa di occupazione;
- c) rimboccarsi le maniche e continuare a drogarsi di libri.
Gli economisti, vista la crisi, suggerivano le valigie. I politici, bontà loro, la disoccupazione. Ovviamente, con grande senso di irresponsabilità, la scelta è ricaduta sulla lettera c), coinvolgendo tutta la famiglia, con la consapevolezza che anche se la cultura non riempie la pancia (come ebbe a dire qualcuno) quantomeno tiene impegnato il cervello! Oggi, in casa editrice collabora tutta la famiglia: Maria (moglie e titolare), Anna Rita (figlia) e Gianluca (figlio). E diversi collaboratori esterni.
Dove siamo?
Ci troviamo a Leonforte (En), la classica “ridente e amena cittadina” di un entroterra siciliano dove, in verità, c’è poco da ridere e tanto invece da fare. I campi di grano che da sempre circondano il paese hanno dato i colori al nostro marchio. La storia, invece, ha identificato il nostro marchio: Euno.
Euno Chi?
Il siriaco Euno è l’autore della prima rivolta servile dell’età antica. Precedente a Spartaco – ma meno noto perché nessuno lo ha degnato di un film! – visse da schiavo a Enna nel II sec. a.C. Per cinque anni tenne in scacco l’esercito più potente che la storia ricordi. Ebbe l’ardire non solo di ribellarsi a Roma, ma perfino di coltivare il sogno di un mondo di uomini liberi. Ovviamente, alla fine i suoi sogni si infransero: Roma era già troppo potente per poter permettere a una Provincia di affrancarsi, ed Euno, dopo la sconfitta, venne tenuto prigioniero a Morgantina, secondo alcuni, esiliato in Oriente, secondo altri.
Per una volta che la Sicilia si è affrancata da Roma, abbiamo ritenuto che, dopo 2000 anni, l’autore di questo affrancamento meritasse un po’ di ribalta.
Perché Siké?
Ad un certo punto abbiamo sentito la necessità di creare un nuovo marchio da affiancare il primo, così nel 2018 nasce Siké.
Cominciamo dal nome.
Tra i secoli VI-IX, nel periodo bizantino, si credette che il nome Sicilia (Sikelia) derivasse dall’unione di due termini greci (sikea ed elaia), che indicavano due piante tipiche dell’isola: il fico e l’ulivo.
Siké (da fico), quindi, dal nome contratto della Sicilia, terra in cui nasce questo progetto editoriale, ma anche dal significato che questa pianta, il fico, ha avuto nell’antichità e in tutte le religioni: emblema della vita, della luce, della forza e della conoscenza, asse del mondo che collega la terra al cielo.
La caratteristica più evidente dei libri a marchio Siké, è l’utilizzo di carte ecocompatibili molto particolari, infatti utilizziamo solo carte prodotte dagli scarti della produzione agroalimentare degli agrumi in prevalenza, ma anche dalle ciliegie, lavanda, olive, mais.
Insomma, vogliamo nutrire il cervello rispettando il più possibile la natura e profumando di zagara (realmente i nostri libri profumano di zagara!).
Il nostro catalogo
Euno e Siké, dunque, come rappresentazione di libertà, vita, luce e conoscenza e come elemento di congiunzione fra tutte le culture del Mediterraneo di cui la Sicilia ne è il centro, per posizione geografica, per storia e cultura.
Vogliamo essere una sorta di cenacolo federiciano, dove culture, arti e genti diverse si incontrano per testimoniare come la forza della conoscenza sia la strada per condurre l’uomo di oggi a trovare quell’asse che unisce la terra al cielo, senza distinzione di culture, razze, religioni.