Visualizzazione di 2 risultati
Dialogo e poesia in Dante, Brunetto e Boccaccio
Uno dei modi privilegiati attraverso cui i personaggi di un’opera letteraria prendono corpo e acquisiscono realtà è la rappresentazione diretta dei loro discorsi: i dialoghi ci restituiscono, attraverso la mimesi delle sue parole, la voce del personaggio. Il presente volume studia la costruzione del sistema dialogico nel poema dantesco e mette poi a confronto la peculiare struttura drammatica della Commedia con quella di opere come il Tesoretto di Brunetto Latini e la Caccia di Diana e l’Amorosa visione di Boccaccio, due autori uniti a Dante da molteplici legami storico-letterari.
Il volume contiene quattro studi dedicati ad autori diversi nel tempo (vissuti fra il Due e il Cinquecento) ma non nella provenienza (sono tutti di origine fiorentina), a generi letterari diversi, a codici comunicativi diversi; ma le opere studiate hanno in comune un’analisi raffinata dei meccanismi che regolano i rapporti di potere tra gli individui. Tali rapporti sono analizzati sia nell’ambito del microcosmo familiare (tanto in un capolavoro conclamato, come il Decameron, quanto in un’opera apparentemente “minore”, come l’Aridosia) sia nell’ambito delle relazioni interpersonali in genere: che si tratti del rapporto tra l’Ulisse dantesco e i suoi marinai nel celeberrimo canto XXVI dell’Inferno o che si tratti del rapporto assai ambivalente che s’instaura tra beffatore e beffato in un testo splendido come La novella del Grasso legnaiuolo. Le varie forme del controllo, della persecuzione, della restrizione della libertà hanno dato luogo a forme di ribellione o resilienza che l’autore ha studiato fondandosi sulla interrogation du texte, convinto com’è che soltanto ascoltando le domande che il testo pone si possano trovare risposte adeguate: che, peraltro, vivono già nel testo e che l’interprete è chiamato soltanto a riportare, con pazienza, in superficie.
There are no products |