Visualizzazione di 2 risultati
Il volume rappresenta il primo studio sistematico della lingua di Verga, in quanto ricostruisce – analizzando 668 testi epistolari del ventennio 1865-1885 e raffrontandone gli usi linguistici con la scrittura letteraria coeva – come si sia costituita la competenza comunicativa di Verga. Una competenza linguistica e stilistica “multipla”, in cui si sono via via sedimentate le varie componenti idiomatiche che hanno animato il vissuto sociolinguistico dello scrittore nelle due decadi cruciali per la sua formazione e per la sua produzione letteraria. Il contatto con gli ambienti culturalmente più vitali e stimolanti dell’Italia del secondo Ottocento, in particolare Firenze e Milano, ha condizionato e arricchito la lingua privata di Verga – finora non adeguatamente descritta – e ha influenzato la conquista della sua lingua narrativa. Le lettere testimoniano efficacemente i rapporti dello scrittore nelle diverse reti socio-relazionali (familiare, affettiva e amicale, amicale e professionale), e ne restituiscono le dinamiche sociocomunicative. Gli usi linguistici osservati nella scrittura epistolare verghiana, scandagliata per livelli (grafico e fonologico, morfologico, sintattico, lessicale e fraseologico), sono costantemente rapportati all’italiano letterario dell’autore e all’italiano ottocentesco. Il confronto fra la lingua del Verga scrivente e la lingua del Verga scrittore ha dimostrato innanzitutto, sulla base di un corpus testuale organico, la formazione simultanea della sua competenza linguistica e del suo inimitabile stile. Non secondariamente poi la scelta di assumere Verga come caso di studio, in qualità di parlante rappresentativo della generazione postunitaria, correlandone gli usi linguistici testimoniati dalla scrittura epistolare agli usi linguistici del XIX secolo, ha consentito di storicizzarne l’esperienza in rapporto alle tendenze linguistiche postmanzoniane. In questa prospettiva socio-letteraria e socio-linguistica l’epistolario si configura come un corpus socio-comunicativo dinamico, la cui analisi linguistica restituisce compiutamente il formarsi di una competenza grammaticale, lessicale e idiomatica ricca e molteplice, da cui si è evoluto il moderno italiano interregionale di Verga.
Riscrivere, prolungare, variare, aggiungere, innestare… sono tante le operazioni che si possono compiere per prolungare il piacere che ha saputo dare la lettura di un testo. Si ritrovano tutte in questi dodici racconti che hanno origine da opere famose. Ognuno di questi scrittori è prima di tutto un lettore, avido di continuare, desideroso che il libro che l’ha ammaliato non finisca con l’ultima pagina. Quante volte abbiamo pensato: peccato che sia finito? In questo volumetto chi ha amato Moby Dick, Il Barone rampante, Alla Ricerca del tempo perduto o Bella del Signore e altri ha l’occasione di soddisfare questo desiderio.
Paolo Albani, scrittore, poeta visivo e performer. Membro dell’Oplepo dal 1996. Raffaele Aragona, ingegnere, ha insegnato Tecnica delle Costruzioni all’Università Federico II di Napoli. È membro fondatore dell’Oplepo (Capri, 1990). Maurizio Corrado, architetto, saggista, romanziere e teatrante. Vive a Bologna e in treno. Daniela Fabrizi, psicologa e copywriter, membro dell’Oplepo dal 2008. Silvia Fontana vive su un’isola e non ha ancora smesso di studiare. Maddalena Mazzocut-Mis, docente di Estetica e di Estetica della musica e dello spettacolo all’Università degli Studi di Milano. Drammaturga affermata, le sue opere sono state rappresentate nei maggiori teatri italiani e in Francia. Paolo Pergola, biologo marino, vivrebbe su un’isola del Mediterraneo se non fosse sempre in viaggio. Membro dell’Oplepo dal 2012. Giancarlo Peris, insegnante di metrica e sportivo (ultimo tedoforo alle Olimpiadi di Roma, 1960). Aldo Spinelli, artista e inventore di giochi, (primo) membro di Oplepo dal 1990 e corrispondente italiano di Oupeinpo. Stefano Tonietto, ex-poeta cavalleresco (Olimpio da Vetrego, 2010) e letterato potenziale (Letteratura latina inesistente, 2017). Giuseppe Varaldo, medico dermatologo, enigmista e ludolinguista, è membro dell’Oplepo dal 1992.
There are no products |