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VERGA E “GLI ALTRI”.
LA BIBLIOTECA, I PRESUPPOSTI, LA RICEZIONE
a cura di Andrea Manganaro e Felice Rappazzo
Sono raccolti in questo numero della rivista saggi di studiosi italiani e stranieri che indagano il rapporto fra Verga e “gli altri”. Le ricerche qui esposte muovono in tre principali direzioni: la prima riguarda gli autori che sono stati fonte di suggestioni tematiche e formali, anche indirette, costituendo la “biblioteca” reale o ideale dello scrittore catanese; la seconda riguarda scrittori che ne hanno ricevuto stimoli e spunti, in Italia, a partire dai suoi contemporanei e fino al tardo Novecento; la terza guarda alla ricezione di Verga in vari paesi, anche lontani geograficamente e culturalmente. Molti dei saggi qui pubblicati sono il risultato degli interventi proposti in occasione del Convegno Internazionale Verga e “gli altri”. La biblioteca, i presupposti, la ricezione, tenutosi a Catania (27-29 settembre 2017), su iniziativa del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania, della Fondazione Verga, dell’ADI-SD (Associazione degli Italianisti – Sezione Didattica).
ANNALI INDICE N. 11/2018
– Nadia Amine: Proposta di lettura interculturale dei Malavoglia di Verga: un incontro con il Marocco tramite proverbi, modi di dire, usi e costumi
– Dainius Bure: Le prime traduzioni e i primi traduttori di Giovanni Verga in Russia e in Lituania
– Riccardo Castellana: Lo spazio sociale de I Malavoglia
– Rosario Castelli: La lezione del Maestro: De Roberto e l’angoscia dell’influenza verghiana
– Patrizia D’arrigo: Vittorini e Verga
– Novella Di Nunzio: Il Verismo come strumento interpretativo. Uno studio del realismo critico lituano alla luce dell’opera di Giovanni Verga
– Antonio Di Silvestro: Per Verga e Flaubert
– Milena Giuffrida: La biblioteca di Giovanni Verga
– Myriam Grasso: Per Pavese e Verga
– Pedro Luis Ladrón De Guevara Mellado: La presencia de Giovanni Verga en la prensa española durante el siglo XIX. Una recepción desconocida
– Giorgio Longo: Verga in Francia. Una messa a punto
– Andrea Manganaro: Verga e il 1848
– Felice Rappazzo: Presupposti per Verga: fra Balzac e Stendhal nel processo della rappresentazione
– Massimo Schilirò: Il silenzio del maestro. Verga e Brancati
– Antonio Sciacovelli: Verga e la Finlandia
– Giuseppe Traina: Un’idea di Verga in Sciascia, Bufalino e Consolo
– Pasquale Guaragnella: A proposito del libro di Giuseppe Traina, Un altro De Roberto. Esperimenti e ghiribizzi di uno scrittore, Loffredo, Napoli 2018
– Simona Inserra: Dediche, postille e segni di lettura nei libri di Federico De Roberto: tracce d’uso in una biblioteca d’autore
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MOTI POPOLARI NELLA LETTERATURA ITALIANA TRA UNITA’ E PRIMA GUERRA MONDIALE
a cura di Nicolò Mineo
INDICE ANNALI N. 10 /2017
– Alessandro Merci: «Come disperar della plebe?»: Carducci e il mito infranto del popolo nazionale
– Clara Allasia: «Stanga, Quibio, Cràstino […] oggi sono degli spostati»: Giovanni Cena e il Risorgimento nelle soffitte di via San Donato
– Fabiana Savorgnan Cergneu Di Brazzà: L’idea di popolo nella narrativa di Caterina Percoto
– Nicolò Mineo: Per una rilettura di “Libertà” di Giovanni Verga
– Mario Tropea: Sull’Oceano e “della leggera”. Aspetti dell’emigrazione in letteratura: De Amicis, Pascoli, Campana (e Emilio Salgari)
– Emanuela Bufacchi: «‘O cannone fa buh buh!». Note sui moti del ’98 a Napoli tra cronaca e letteratura
– Dora Marchese: Memorie familiari tra Risorgimento e Primo Novecento in uno scritto inedito di Adelaide Bernardini
– Aldo Maria Morace: Verso la Grande Guerra. Ribellismo e colonialismo
– Laura Nay: «Un guizzo di fiamma nella prigione del lucido cristallo»: «Per l’idea» letteratura e socialismo a Torino
– Silvia Zoppi Garampi: «La vita nova» (1895-1896): la letteratura precede e prepara la nascita del movimento politico della democrazia cristiana di Romolo Murri
– Giuseppe Traina: Rubè di Borgese, «inquieto e inquietante» romanzo dell’ambivalenza
– Luigi Marseglia: La Jacquerie e la rivoluzione ‘pacifica’ negli scritti di Tommaso Fiore
– Rossana Lavopa: «Ispirato dal vero»: Francesco Bernardini e la letteratura di brigantaggio
– Renata Cotrone: «Fare opera d’arte insieme»: Tommaso Fiore e la realtà culturale del Sud
– Cinzia Gallo: Moti e rivolte popolari nel Risorgimento di Vincenzo Consolo
– Giovanna Alfonzetti: Cortesia di “genere” diverso: Marina ed Enrichetto, tra galatei e romanzi di formazione
– Daria Motta: Studio preliminare per l’edizione critica di Una peccatrice
– Rosaria Sardo: Capuana tra questione della Fiaba e questione della lingua
– Agnese Amaduri: Documenti dal fronte: l’epistolario di Federico De Roberto e i suoi “racconti di guerra”
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VERGA E NOI
LA CRITICA, IL CANONE, LE NUOVE INTERPRETAZIONI
(Siena, 16-17 marzo 2016)
a cura di Riccardo Castellana, Andrea Manganaro, Pierluigi Pellini
Si pubblicano in questo fascicolo degli «Annali della Fondazione Verga» i risultati del convegno Verga e noi. La critica, il canone, le nuove interpretazioni, organizzato a Siena il 16 e 17 marzo 2016 da Riccardo Castellana e Pierluigi Pellini presso il Dipartimento di filologia e critica delle letterature antiche e moderne, nell’ambito delle attività del Dottorato di ricerca in Filologia e critica e con il sostegno economico dell’editore Palumbo di Palermo.
INDICE ANNALIL N. 9/2016
– Romano Luperini: Il «terzo spazio» dei vinti
– Andrea Manganaro: Partenze senza ritorno. Gli eroi di Verga e noi
– Giuseppe Lo Castro: Gli incubi del narratore. Quelli del colèra e la logica della folla
– Gabriella Alfieri: Le «gamme retoriche» del «non grammatico» Verga
– Alessio Baldini: Raccontare l’Italia plurale: “questione meridionale” e immaginario morale nel Verga verista
– Felice Rappazzo: Giovanni Verga moralista e antropologo: all’ombra del realismo, verso il Novecento
– Francesco de Cristofaro: La realtà trema. Il Verga straniato di Vaccari, Scimeca, Delbono
– Paolo Giovannetti: Il lettore ‘immersivo’ di Verga: qualche ipotesi
– Daniele Giglioli: Il personaggio in lotta con l’autore: ’Ntoni ed Étienne
– Riccardo Castellana: Descrizione d’ambiente e spazio sociale nel Mastro-don Gesualdo
– Matteo Di Gesù: Verga e il sentire mafioso. Altre annotazioni tra storia e letteratura
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CAPUANA NARRATORE TRA FIABA E NOVELLA
Atti del Congresso per il centenario della morte
(Catania, 11-12 dicembre 2015)
a cura di Dora Marchese
INDICE ANNALI 8/2015
– Nicolò Mineo: Trasformazione e stabilizzazione nella fiaba di Capuana: Si conta e si racconta
– Domenico Tanteri: Capuana fantastico (e fantascientifico)
– Mario Tropea: Contributo per un ordinamento delle novelle spiritiche di Luigi Capuana
– Rosalba Galvagno: La donna “nervosa” e “moderna” di Luigi Capuana. Fasma e i Profili di donne 83 Giorgio Forni Anomalia e sperimentazione nei Profili di donne di Luigi Capuana
– Dario Stazzone: Tra parola e immagine: Profili di donne di Luigi Capuana
– Ambra Carta: Le Appassionate in camera oscura
– Dora Marchese: Riscritture capuaniane di novelle verghiane sulla giustizia
– Giuseppe Domenico: Basile Ironia, pittoresco e orientalizzazioni. L’immagine della Sicilia nelle Paesane di Luigi Capuana
– Arnold Cassola: Luigi Capuana e i suoi rapporti con Malta
– Guido Nicastro: Gli atti unici di Capuana tra Verga e Pirandello
– Aldo Maria Morace: Capuana e il teatro in versi
– Cinzia Emmi: La voce di Giacinta: sulla lingua del dramma eponimo
INDICE N. 7/2014
GENERI TESTUALI NEL VERISMO
– Carla Riccardi: Con il verismo nasce la novella moderna
– Rosalba Galvagno: Figure del Cristo ne Il marchese di Roccaverdina di Luigi Capuana
– Margherita De Blasi: Tra romanzo e novella. Coincidenze tra X ed Eros
– Damiano Frasca: Una lettura di Quelli del colèra di Giovanni Verga
– Rosa Maria Monastra: Due serve verghiane: Lucia e Femia
– Novella Primo: Le maschere nella Primavera di Verga novelliere
– Oreste Palmiero: «Mio caro Pino della montagna»: In portineria e il teatro nel carteggio Verga-Giacosa
– Andrea Manganaro: «La prima ispirazione della forma». La genesi ‘fiabesca’ delle novelle di Verga
– Milena Giuffrida: Nella biblioteca di Verga: suggestioni e modelli
– Antonio Di Silvestro: Verga: gli abbozzi teatrali e il ciclo incompiuto
– Maria Di Giovanna: Squallide derive in Artisti da strapazzo. Su due finali e altre varianti
– Giulia Lombardi: «In lei c’è una vera stoffa di novelliere». Federico De Roberto autore di novelle
– Giuseppe Traina: Ironia e umorismo nella narrativa breve di Federico De Roberto
– Rosario Castelli: Per un’edizione completa del teatro di Federico De Roberto: testi rappresentati, inediti e rari
INDICE
– Gabriella Alfieri: Presentazione
– Giorgio Forni: La vicenda redazionale delle Novelle rusticane. Un quadro dei risultati conseguiti
– Lucia Bertolini: Il percorso discontinuo da Frine a Eva
– Maria Di Venuta: Il marito di Elena
– Carla Riccardi: Primavera: una nuova fisiologia dell’amore
– Margherita De Blasi: Per l’edizione critica di Eros
– Rosy Cupo: Per l’edizione critica di Dal tuo al mio di Giovanni Verga
– Barbara Rodà: Per l’edizione critica del testo teatrale de La Lupa. Con una nota su Cavalleria rusticana
INDICE ANNALI N. 5/2012
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– Luciana Salibra: Incastri di lingua e dialetto nel Mastro-don Gesualdo di Vaccari
– Manuel Gamuzza: La “silenziosa” evoluzione dei protagonisti: Gesualdo e Bianca tra le due stesure del Mastro
– Antonio Di Silvestro: Capuana e Verga tra ‘plagio’ e riscrittura. La novella Quacquarà e il Mastro-don Gesualdo
– Salvina Bosco: Le carte rapite
– Antonio Di Grado: Viaggiatori virtuali e scrittori in gita. Da Verga a Vittorini e oltre
– Modestino Della Sala: Verga e Del Balzo. La storia vera ne Il marito di Elena
– Dario Stazzone: L’imperativo del nome del padre e il «delirio» ne Il marchese di Roccaverdina di Luigi Capuana
– Luigi Di Giovanni: Il volto del paese di Cesare Dorello
Proporre Giovanni Verga ai lettori di oggi è impresa ardua: il mondo agreste di cui parla il grande autore siciliano è oramai scomparso e il suo linguaggio sembra essere inadeguato per proporlo alle generazioni cosiddette native-digitali. Fabia Mustica, disegnatrice di fumetti, è riuscita in un’impresa ancora più difficile: narrare Verga con il linguaggio dei fumetti senza tradire l’aspetto filologico del testo, restituendo così al pubblico dei lettori l’intramontabile potenza della poetica verghiana, la struggente amarezza e la lucida disillusione dei suoi personaggi, la radiosa solarità della campagna siciliana, i gesti, le paure e le speranze degli ultimi e dei disperati protagonisti di un’epoca che sembra tramontata per sempre ma che è tutt’oggi di estrema attualità. Le novelle: Nedda, Rosso Malpelo, Cavalleria Rusticana, La Lupa, La roba
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